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ZAMPA, lavorare con un cane sordo

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Quando ripenso al lavoro fatto con Zampa, mi piace definirlo una scommessa vinta. Arriva da noi a pochi mesi e le premesse fanno pensare a una scommessa davvero difficile: si tratta di un Dogo Argentino, cane notoriamente di non semplice gestione, maschio, completamente sordo. In allevamento era destinato alla soppressione: Zampa non sente nulla, zero…Lavorare con un cane sordo è un’esperienza emozionante, diversa. Ti devi mettere in gioco come istruttore e si deve mettere in gioco il proprietario: non puoi parlare ma devi comunicare…una comunicazione silenziosa ma che pian piano diventa sempre più incredibilmente profonda ed efficace. Alessandra ha una esigenza fondamentale: ha scelto di adottare questo cane, altrimenti probabilmente costretto ad un destino segnato, ma deve poterlo gestire, inserirlo con gli altri suoi cani, deve imparare a conoscerlo, a capirlo e, soprattutto, a farsi capire. Ma Zampa non sente, niente, zero assoluto. Il mio primo obiettivo quando progetto questo intervento è creare un legame indissolubile tra Alessandra e Zampa, un legame che sappia andare oltre il “controllo”, oltre la voce, oltre i “comandi”…Zampa deve scegliere Alessandra, sempre, comunque…lei deve diventare per lui il punto di riferimento assoluto, la sua guida, il suo supporto oltre il proprio handicap. E così inizio a lavorarci e mi rendo conto di quanto sia interessante e quanto arricchisca lavorare con un cane sordo…ti rendi conto di quanto inutili siano le parole, di quanto profonda possa essere la comunicazione silenziosa, fatta di sguardi, di cenni d’intesa…lavoriamo molto in Mirror e questo credo sia stato un grande aiuto: la capacità del cane di osservare Alessandra ed il desiderio di farlo crescono di giorno in giorno; lavoriamo in clicker training (utilizzando una luce a led come clicker) perché ho bisogno che il cane si concentri sulla comunicazione di Alessandra e lei impari ad essere chiara…vederli assieme a volte è emozionante ed è emozionante anche vedere Alessandra gioire, esultare ed incitare il cane dimenticandosi completamente della sua sordità…ed è emozionante vedere il cane reagire a quella gioia, come se sentisse tutti i suoi “bravo !!“…La forza di Alessandra credo sia anche quella di credere nel suo cane, sempre…lui ce la può fare, noi ce la possiamo fare. Quando mi chiede di partecipare ad uno stage di Obedience all’inizio sono perplesso, ma poi penso “perchè no ?”…Ale viene e Zampa fa il suo dovere da allievo modello, con i suoi tempi, le sue difficoltà…ma con una serenità, una gioia di fare che lascia a bocca aperta. Ed oggi possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, a volte mi fermo a guardarli…una comunicazione silenziosa ma forte, solida, tremendamente chiara per entrambi. Per Zampa c’è Ale, prima di tutto, sopra tutto. Affronta gli stimoli che la quotidianità gli propone con la sicurezza di chi sa esattamente cosa fare, sempre, e sa di non essere solo, mai, ma di avere a fianco una persona che lo conosce e lo capisce come nessun altro…ed oggi ci divertiamo: ogni rotazione del posteriore, ogni passo in condotta, ogni riportello tenuto o ogni box centrato è un successo, una gioia…della serie, abbiamo faticato tanto, ora possiamo pensare a divertirci !Ah…dicevamo di Alessandra…a lei piacciono le sfide quindi vinta una scommessa ne giochiamo un’altra… Zampa ora ha una nuova compagna, Mia…Dogo Argentino…sorda…alla prossima per sapere se avremo vinto un’altra scommessa…

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